Rilievi topografici
Ripristino della funzionalità idraulica del Rio Ruch e dei fossi secondari per mitigare il rischio di allagamenti nella frazione di Gagliano, comune di Cividale del Friuli
Il rilievo è stato programmato ed eseguito in costante sinergia con l’ente appaltante, con il costante riferimento alle esigenze dei progettisti.
Dopo un accurato sopralluogo si è iniziata a pianificare la metodologia più idonea a svolgere le attività topografiche con relative tempistiche.
Per le attività, si sono decise tre fasi consequenziali: materializzazione dei caposaldi, studio delle linee di livellazione, inquadramento satellitare appoggiato alla rete regionale A. Marussi, rilievo celerimetrico.
Prima fase: materializzazione dei caposaldi
In questa prima fase si è fatta particolare attenzione alla scelta dell’ubicazione e alla materializzazione dei caposaldi: questa attività è essenziale in tutti i nostri rilievi e, essendo l’unico modo di materializzare il nostro sistema di coordinate il campagna, la eseguiamo sempre con la massima attenzione.
L’esatta esecuzione è fondamentale perché solo così possiamo garantire all’impresa, che poi svolgerà il lavoro, l’ottima realizzazione del progetto e a coloro che andranno successivamente a svolgere la altre attività, gli opportuni controlli.
Materializzati i cs si è iniziato il collegamento con strumentazione GNSS, iperdeterminando i cs con più sessioni di misura e calcolando la media derivata. Non sono state riscontrate condizioni tali da far considerare le misurazioni non valide.
I dati ottenuti sono medie di più misure eseguite dallo strumento i cui picchi non hanno mai superato il 10% di scarto e gli errori nelle misurazioni sono stati considerati rientranti nell’ambito di ± 1 cm.
Per questa fase si è utilizzato un ricevitore geodetico LEICA GS15 PRO.
Seconda fase: livellazione geometrica dal mezzo
Questa operazione è stata fatta con la consapevolezza che utilizzando strumenti satellitari l’altimetria è l’incognita più esposta ad errori, in maggior misura considerando che l’andamento dell’asta fluviale è pressoché lineare. Di conseguenza, la necessità di plasmare al meglio il piano topografico con le quote derivate dalla livellazione è stata d’obbligo.
In questa fase abbiamo utilizzato un livello digitale Leica DNA03 e stadie in INVAR con codici a barre.
Gli errori commessi durante queste attività sono tutti rientranti nella tolleranza prevista per le linee di livellazione di precisione.
Terza fase: rilievo celerimetrico di dettaglio dell’asta fluviale
In questa fase è stato utilizzato stazione totale Trimble 5061 con ricerca automatica del prisma e l’intero apparato di poligonale, basette, tricuspidi e portaprismi.
Abbiamo preferito utilizzare stazioni totali tradizionali perchè nella maggior parte del corso d’acqua le sponde erano ricoperte da vegetazione ad alto fusto e quindi l’utilizzo di altre tipologie di strumenti non avrebbe garantito il risultato idoneo alla finalità del rilievo.
Le poligonali ottenute sono state eseguite con apparato di poligonale di centramento forzato. Tutte le poligonali sono state chiuse e compensate sui caposaldi precedentemente posizionati, e anche in questo caso le misure effettuate rientravano nelle tolleranze stabilite per le poligonali di precisione.
Durante il rilievo celerimetrico sono state rilevate le discontinuità più significative, le immissioni d’ acqua, le opere d’arte, eventuali salti di fondo, le strozzature naturali e non, eventuali smottamenti delle sponde e tutti gli elementi necessari per rappresentare al meglio lo stato di fatto. Già in questa fase si è pensato di rilevare tutti quegli elementi utili ad una successiva fase di sovrapposizione alle mappe catastali, finalizzato al piano particellare ed ai frazionamenti.
Fasi conclusive
In ufficio, dopo aver verificato la correttezza dei dati, si è proseguito con la restituzione delle linee di discontinuità, il calcolo del modello matematico del terreno e alla vestizione della planimetria.
Anche questa fase è stata fatta in costante contatto con i progettisti in modo da fornire loro il rilievo più completo e più chiaro possibile, allegando materiale fotografico mirato e georiferito al rilievo stesso. Oltre alle monografie dei cs e alle planimetrie in idonea scala di rappresentazione, sono stati forniti ai progettisti anche i profili e le sezioni dello stato di fatto.
Il passo successivo è stato quello di supportare i progettisti nel calcolo volumetrico dei movimenti di terra.
A conclusione del lavoro abbiamo sovrapposto il progetto fornitoci dai progettisti alle mappe catastali, in modo da determinare le superfici utili al calcolo delle varie indennità di esproprio. Il risultato finale è stato un rilievo completo, affidabile ed esaustivo.